topolino


10 luglio 2013

Estate

Estate, tempo di bagni, solleoni e rilassate considerazioni.

Intendiamoci, quest'anno l'estate si è fatta attendere, e sembra appena sbocciata negli ultimi giorni con un vento di tramontata che riscalda il tutto come fosse un phon, innalzando così la temperatura e abbassando il nostro livello di sopportazione.




Inserisco questa illustrazione di Nero Maccanti perché mi da un'idea di caldo estivo.


Riprendo a scrivere su questo spazio dalla data del mio compleanno, oltre un mese fa e festeggiata con una intervista per la Radio Svizzera. 
Mi dicono che questi spazi devono "essere tenuti vivi" per cui mi appropinquo a scrivere qualcosa, benché non abbia molto da dire.

Amo l'estate per mille motivi, sono nato al mare e questo mi da diritto di prelazione su bagni, tuffi e vacanze, o almeno l'idea che di vacanza abbiamo in questo paese che, per struttura geografica e lunghezza di coste, non può pensare alle vacanze senza costume, pinne ed occhiali, come cantava Edoardo Vianello, e con buona pace di chi vive in montagna.
Ma la amo anche perché, visto il congestionamento invernale, dirada inevitabilmente gli impegni (anche perché io cerco di evitarli) concedendomi più tempo e maggiore concentrazione in ciò che mi riprometto di fare, e questo mi regala automaticamente una specie di rilassatezza benefica.
Quest'anno però, come si dice, ho fatto i conti senza l'oste, per cui non riesco ad ottimizzare (parola e concetto sempre più usato ed abusato) quello che sto facendo per carenza organizzativa, slittamento di progetti e tentennamenti personali, forse anche dovuti (ma so che è una scusa) agli impegni, le mostre, le uscite e l'intensa promozione al mio libro durata per tutta la primavera ed oltre.
Per cui ho dovuto rivedere i miei piani.
Non entrerò nei dettagli.
Non mi va.

Per cui sono tornato a riprendere una storia che giaceva da una parte, e sono anche contento di averlo fatto.



Una vignetta tratta da una sequenza d'azione dell'albo citato.


E' ufficiale: sono tornato sulle pagine di Nathan Never per terminare la storia dal titolo (provvisorio) "Spionaggio industriale", scritta da Mirco Perniola e rimasta lì dal 2010, pensate un po'.
Dovrei terminarla entro l'estate o giù di lì, per la pubblicazione dovremo attendere la pianificazione editoriale che chissà quante uscite ha già previsto, per cui è probabile che la vedremo tra oltre un anno, armatevi di pazienza.

Altre novità non ne ho ... anzi sì, una ce l'avrei, ma forse ci tornerò tra un po', ma un anticipino ve lo voglio dare, è probabile, e dico probabile per scaramanzia, che per la prossima Lucca abbia un mio libro di illustrazioni, una specie di monografia per immagini.

Be'...che volete che vi dica, ogni tanto certe cose vanno fatte.

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