topolino


1 agosto 2011

Un Parco di Autori


Fine settimna che sarebbe voluto essere "culturale", visti gli incontri ed i personaggi che hanno animato il Parco di Autori, rassegna libraria che per il secondo anno ha animato "villa la Cinquantina" ed il suo parco, appunto: Antonio Caprarica, Margherita Hack, Roberto Giacobbo, Paolo Crepet, Barbara Alberti, Massimo Fini e molti altri, distribuiti in vari appuntamenti quotidiani, al riparo dell'ombra del parco antistante.

Come sempre il caos estivo mi ha impedito per un motivo o per l'altro di mantenere i propositi che mi ero preposto, perdendomi così autori che avrei sentito volentieri, altri come Margherita Hack che per problemi di salute non sono potuti essere presenti, mentre sono riuscito a sentire (quando ne avrei fatto volentieri a meno) un Giacobbo "piacione" e televisivamente impostato, che ha ammansito la platea discernendo in modo stringato senza svelare troppo del libro e, pur concedendosi con destrezza non è stato affatto interessante.

Per fortuna invece, sono riuscito a non perdermi due appuntamenti interessanti, quelli "notturni" gestiti dal professor Pelosini, punto d'incontro con autori meno famosi di quelli citati da ogni articolo di cronaca locale ma che, come ogni anno, si rivelano spesso i più interessanti o perlomeno i meno scontati.


Certo, gli argomenti non erano di quelli invitanti e dall'appeal vacanziero, un professore che parlava di "fisica quantistica e filosofia" e un traduttore dall'ebraico antico che ha tradotto il Codice di Leningrado, cioè la Bibbia dal testo in ebraico antico, ma dove al cospetto dei relatori invece non solo sono stati affascinanti ma hanno ipnotizzato letteralmente gli intervenuti, andando anche ben oltre gli orari previsti.

Il professor Vittorio Marchi ha spiegato con una torrentizia e ipnotica dialettica le teorie che lo hanno portato a scrivere i libri che tra consderazioni mistico-filosofiche e riscontri scientifici la sua teoria dell'1 (UNO) cioè la visione circolare dell'esistente che annulla la dicotomia che governa la nostra vita, quella cioè dell'IO e l'ALTRO, stravolgendo così leggi e consuete convinzioni in una concezione totalmente diversa del creato, rinnovando così la visione sul tutto in modo inaspettato e regalando nuovi argomenti di riflessione.

Il professore Mauro Biglino, traduttore per oltre trent'anni per le Edizioni San Paolo ha spiegato, purtroppo per troppo poco tempo (anche se tutta la notte sarebbe stata corta), le "curiosità" (ma mai termine è stato così limitativo) sul significato della traduzione letterale (cioè seguendo solo il reale significato filologico delle parole) della Bibbia dall'ebraico antico, cioè dal testo che si pensi sia quello definito dell'antico Codice di Leningrado, .
Quello che ne è uscito fuori, e cioè dai pochi ahinoi! passi della Bibbia trattati (la creazione dell'uomo, l'identità di Jahve, Mosè e i dieci comandamenti, il giardino dell'Eden e l'albero della vita), è praticamente un racconto di fantascienza governato da tecnologie sconosciute (allora) e dei personaggi che potremmo assimilare in base alle descrizioni, a degli alieni, tutto ciò in una nuova visione di quelle che pare fossero delle normali cronache descrittive del tempo e che invece nei secoli si sono trasformate (in seguito alle molteplici manomissioni, traduzioni e false interpretazioni) nel testo fondante su cui edificare e divulgare la religione più seguita del mondo.

Diciamo un fine settimane che aggiunge nuovi arogmenti su cui riflettere e pensare ... perfino troppo.

Ma ce ne fossero.

3 commenti:

  1. Proprio vero, il Pelosini è stato davvero grande.
    Io ho potuto assistere solo (per il solito caos estivo) all'incontro con Maria Grazia Lopardi, esperta di templarismo esoterico e ti dico che la serata è stata davvero interessante.
    L'Aquila (quasi irrimediabilmente distrutta dal terremoto)costruita, nel medioevo, ad imitazione della "città santa" Gerusalemme; Celestino V (il papa del rifiuto) con la sua cattedrale di Colle Maggio ed i suoi progetti di riforma poco ortodossi nei confronti della chiesa romana, appoggiati dall'Ordine del Tempio. La caduta di entrambi dopo la violenta opposizione da parte di Filippo il Bello e Bertrando de Got (Clemente V)ed il conseguente naufragio di questi progetti ma che paiono, a seguito di una profezia e dopo 700 anni, riprendere nuovo vigore.
    Beh... ce n'è per scivere un intero romanzo a fumetti !!!

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  2. Potrebbe essere un'idea se sull'argomento Templari ed Affini non ci si fossero gettati un po' tutti....

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  3. ah già...anche questo è vero, dopo la scorpacciata (cerco di non essere offensivo verso l'autore-scopiazzatore) hollywoodiana del "..Codice da Vinci.." !!!

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