topolino


29 giugno 2011

Ultimo impegno prima dell'Estate





Rientrati dalla kermesse Bavarese, dopo un pieno di incontri interessanti e nuove amicizie.

Non conoscevo Monaco di Baviera ed è stata una felice sorpresa, nei miei viaggi per lavoro o diporto non avevo molto frequentato le terre germaniche anzi, di fatto le avevo un po' snobbate, non chiedetemi il perchè non saprei rispondervi.
Invece Monaco mi è apparsa una bella città a misura d'uomo, piena di piste ciclabili (ma con la stagione che si ritrovano possibile che pedalino tutti più di noi?), poco traffico ed ordinato e molto verde.

La manifestazione si è presentata tutta nella sua modesta cornice -nel senso di piccola come dimensioni-, ospitata all'interno della Kunstlerhaus, un bel palazzotto di metà '800 situato non troppo distante dall'area pedonale del centro, per cui le passeggiate verso Marienplatz e il cuore commerciale della città sono state tanto frequenti quanto piacevoli.
Le dimensioni del mercato tedesco stanno tutte nell'esiguità degli editori presenti e nella grandezza dei loro stands, proporzionali alle loro pubblicazioni seppur di ottimo livello qualitativo ed editoriale.

Ho conosciuto un sacco di autori, in quanto unico italiano (almeno ufficialmente certificato, in realtà ha fatto anche una fugace apparizione l'amico Andrea Mutti), mi sono diviso tra spagnoli e francesi.
La prima sera a tavola con il simpatico Philippe Luguy ed Emmanuel Lepage, ho conosciuto Miguelanxo Prado e sua moglie Ushia (spero di scriverlo correttamente, è galiziano), persone di una squisitezza ed di una simpatia come se ne trovano poche, ci siamo lasciati quattro giorni dopo come fossimo amici da una vita, ripromettendoci di incontrarsi di nuovo.
Poi cena dopo tour conoscitivo dei processi produttivi presso lo stabilimento Lowenbrau-Spaten-Franziskaner, fiore all'occhiello dell'industria di fabbricazione della birra, con tradizioni centenarie; qui ancora a tavolo con i coniugi Prado, il direttore dell'Istituto Cervantes, Juan Diaz Canales e Juanjo Guarnido autori del famoso Blacksad, la compagna di Canales simpaticissima (ma mi perdonerà perchè non ne ricordo il nome) e Fausto un editore galiziano con cui ho fatto amicizia.
Sabato sera con Luguy, Guilhem Bec, Matthieu Bonhomme e Georg Tempel, il mio editore tedesco presso un ristorante brasiliano dove ho bevuto un buonissimo Kokonut Kiss, cocktail carioca di cui non ricordo gli ingredienti ma da un sapore indimenticabile.

Nel turno "ufficiale" (quello stabilito dall'organizzazione presso lo spazio comune), ho avuto l'opportunità di fare dediche tra Howard Chaykin e Brian Bolland, due giganti dei Comics USA al cui cospetto mi son sentito come un grillo ma che, nonostante tutto, riusciva con timida dignità ad intonare la sua "canzone".

Sono stati quattro giorni intensi di dediche (davvero molte) e uno sguardo su un mercato a me sconosciuto ma che, nella sua vitalità, ha destato subito la mia simpatia. La conoscenza di nuovi colleghi e di nuove esperienze mitigano sempre la fatica del viaggio e del lavoro insomma, ne vale sempre la pena.

Georg mi ha invitato a nuove manifestazioni, forse a Herlagen l'anno prossimo, ci penseremo.....un saluto a tutti, un abbraccio a Miguel ed Ushia e via in taxi per l'aereoporto in compagnia di un collega inaspettato, l'autore del mitico "The Killing Joke" di Alan Moore, una pietra miliare del fumetto degli ultimi trent'anni: il londinese Brian Bolland ...ça va sans dire.

Adesso, se ne siamo capaci, godiamoci l'estate....

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