topolino


24 settembre 2015

....da Roma a Bangkok.



Non ho molto da dire, ma ho lasciato orfano questo spazio per molto tempo, troppo.

Mi verrebbe da dire cose tristi perché non so a voi, ma a me la fine dell'estate mette tristezza.
Sempre.
Anche quando l'estate è stata come quella trascorsa, calda, carica di promesse che tra l'altro ha anche mantenuto, non facendo i capricci come quella precedente, che aveva alternato giornate nuvolose e fredde a calure inaspettate, è stata Estate, con la "E" maiuscola. 
Ha fatto quello che sa fare o dovrebbe saper fare meglio: caldo. 
Un caldo record, tanto per cambiare, ha fatto "impazzire la colonnina di mercurio", ha battuto qualche record, ha obbligato i turisti a mettere a mollo i piedi nelle fontane, e si è inimicata i pensionati costretti a sopportarla all'ombra di centri commerciali condizionati: ma è stata estate.

Io invece l'ho passata piegato sul tavolo da disegno per fare fronte a tutti gli impegni che, mio malgrado, per una sorta di condensato di circostanze, si erano accumulati formando un grumo enorme di cose da fare, escludendomi dal mare.
Avrei voluto balneare di più, ma non ho potuto farlo, vabbè direte voi, sempre meglio di quelli che hanno boccheggiato in pianura, in città o su per i colli...vero, confermerei io.

Dovevo realizzare illustrazioni per un libro sul character design, terminare una ventina di tavole di Nathan che dovrebbe uscire intorno a Dicembre, oltre a finire il mio libro (testo, disegni e colori...58 pagine of course) previsto per Angouleme e, siccome vogliamo farci anche del male, il suddetto libro ha una connotazione temporale storica che necessita una buona dose di accuratezza e precisione documentaristica, cosa che come potete immaginare, consta di tempo.
In ultimo, a sorpresa, anche la richiesta (sempre ben accetta, per carità) di tre illustrazioni per una mostra tematica...poi ci sono cose da dire al momento giusto, e si deve anche vivere.

Per il resto ho letto di polemiche nel mio settore, chi dice che "va tutto bene e dobbiamo essere felici e guardare con ottimismo al futuro" e chi invece "osservando la crisi dell'editoria, la perdita delle vendite e la diminuzione dei lettori" , proprio tutto 'st'ottimismo non lo vede. I primi perché evidentemente hanno imparato la lezione della politica di "raccontare" quello che dovremo vivere, come se fosse una questione di storytelling (come si dice oggi) e non quella di risolvere le cose, o prendere atto dei problemi esistenti. Gli altri perché probabilmente memori di anni in cui effettivamente contavamo qualcosa ed avevamo un peso ed ora non lo abbiamo più. Nostalgia, insomma...
Chi vivrà vedrà.

E poi le solite cose:

-I bikini delle star, con prova cellulite annessa.
-I concerti estivi, dal jazz che trova una sua rinascita nel mese vacanziero.
-Nei cantanti/gruppi che paiono scomparsi ma che col caldo trovano nuova linfa e nuove opportunità.
-I quesiti insondabili: bermuda, pantaloncino o slip?
-Le vacanze ostentate.
-I duelli di Valentino con Lorenzo, o Marquez...o chi volete voi.
-I selfie con i personaggi illustri scovati sulla spiaggia.
-I selfie dei piedi con annessa spiaggia.
-I selfie con il fidanzato nuovo...o quello vecchio? insomma, quello di ora.
-I selfie con gli amici del cuore.
-I selfie nelle discoteche on the beach, quelle che alla fine ti ritrovi i piedi pieni di sabbia, ma sei tanto felice perché ci son tutti.
-I selfie.
-Le Ferrari che inseguono le Mercedes, ma quella volta che vincono l'Italia si unisce in un solo coro.
-La tartaruga e i pettorali che devono essere messi a punto, che sennò che dicono di me: che mi trascuro?
-Le sagre, del pesce, del fungo, della vongola, della porchetta o del tortello, perfino quella del "cinghiale al mare", chissà che figurino in costume.
-I disagi negli aeroporti.
-Le code ai caselli, e la Salerno Reggio Calabria che prima o poi la finiscono, poi...
-I migranti che, sbarcando o arrivando anche altrove, sono diventati un "problema" per tutti...e mo' so cazzi!
-Il calcio che sembra dormire, ma che ad Agosto c'è la campagna acquisti con tutti i suoi "colpi di mercato".
-I mojito, gli spritz...e il frullato analcolico, dove lo metti?
-L'EXPO, che vorrei anche andarci ma, oltre alle file...non ho neanche tempo.
-I pedalò con lo scivolo, che devi fare la fila e poi l'adulto con bambino ti passa davanti...
-I motociclisti che imperversano sulle strade, che ti domandi se sotto tutte quelle tute sudano.
-Le infradito.
-Le canzonette ed il tormentone dell'estate che va da Roma a Bangkok.
-Le gelaterie, decine, macchè decine, centinaia...che pensi come faranno a sopravvivere tutte, e ti domandi: ma quanto gelato se dovemo magnà, noi?
-Le meduse, o i filamenti delle meduse...che poi se ti beccano ci si piscia sopra...no? E invece no, dicono i presidi medici.
-I Festival degli autori, che tutti vano ad "ascoltarli" (gli scrittori), ma nessuno "li legge" (i libri).
-I SUP, ovvero una tavola da surf su cui bisogna salire in piedi e remare, cioè quanto di più innaturale esista in natura...ma per remare non serviva la canoa, ed il surf non era per le onde?
-I bagnini. 
-I programmi radiofonici che cambiano nel palinsesto, e magari qualcuno è pure meglio di quelli invernali che durano di più.
Tanta roba....
-E il calippo...ma esiste sempre?

L'Estate.
Comunque sia, a me manca già.

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