topolino
!doctype>
1 marzo 2012
Ciao Lucio...
La realtà sa manifestarsi in tutta la sua crudezza quando meno te l'aspetti, stai facendo altro, e qualcuno ti avvisa della scomparsa di un personaggio, ieri era Amy Winehouse o Withney Houston, oggi è Lucio Dalla.
L'inesorabile marcia del tempo trascina con sè di tutto, in un alternarsi di situazioni inevitabili, e se la scomparsa delle persone a te vicine fanno piangere, i personaggi famosi ti aprono a riflessioni di altro tipo, ma entrambi lasciano delle cavità profonde.
Se vado tra i miei raccoglitori di CD (o tra le musicassette, sì, ho ancora quelle) non riesco a trovare neanche un Cd di Lucio Dalla, e questo non vuol dire che non l'apprezzassi, anzi...
E' solo che non so spiegarmi bene il perchè di alcuni autori ho quasi tutto ciò che producono, mentre di altri, pur apprezzandoli, non posseggo neanche un singolo.
Non lo so.
Lo ricordo a San Remo del '71 con la canzone 4/3/1943, con l'accompagnamento del suono elegante e melodioso di un violino, brutto, antiestetico e inelegante con la camica bianca e l'immancabile coppola a coprirgli le calvizie, atipico per l'epoca, un brutto anatroccolo peloso, ma la canzone l'amai da subito e la cantai per anni. L'Italia la contò per anni.
Anidride Solforosa è uno degli LP che ricordo molto bene, tanto mi colpì, all'epoca, la scelta di quel titolo, lo trovai geniale nella sua originalità.
Tutte le altre canzoni, un successo dietro l'altro, le ho ascoltate e canticchiate, e le ho apprezzate nel loro concedersi cornice della mia esistenza.
In varie interviste, incontri o servizi giornalistici avevo avuto modo di apprezzarne l'intelligenza, la cultura e l'ironia, scolpendo un personaggio di una pienezza non comune, segno evidente che ciò che si produce come autore non può essere frutto di alchimie precostituite, bensì di profonde radici di conoscenza.
E' stupido stare qui a ricordare ciò che ha significato per noi un personaggio, in fondo a chi interessa il nostro coinvolgimento in tutto questo?
Ma se per ognuno di noi ha significato qualcosa di importante, trascurabile o il suo esatto contrario, il fatto stesso di starci a pensare ci illude di appropiarsi di qualcosa della sua storia e quella degli altri che l'hanno condivisa e tutto questo, anche lo stesso scriverne a riguardo, è per sentirci uniti in un momento dove la solitudine è l'unico sentimento comune, e fa paura.
E' morto a Montreaux, sede di uno dei più importanti festival Jazz del mondo, jazz che era il primo e mai dimenticato amore, ed è morto nel mese di Marzo, tre giorni prima il suo compleanno che è anche il titolo della canzone che lo rese popolare, il destino di una vita in un mese.
Adesso usciranno CD di raccolte delle sue canzoni, lo so che è ingiusto, ma sarà il momento che le comprerò ... scusami se non l'ho fatto prima.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento