topolino


2 novembre 2011

Lucca forever






Rientrati da Lucca.

Non conosco le cifre di affluenza ma credo che saremo sicuramente sopra le 130.000 presenze, aiutate da una stagione splendida e dalle temperature quasi primaverili.
Mi sono buttato sulla statistica e sui numeri, perchè sinceramente non so come iniziare, temo infatti un dejà-vu terribile di considerazioni e di parole sempre uguali a se stesse, esattamente come i timori che ripropinerò l'anno prossimo con modalità differenti.

La kermesse è iniziata davvero male, per pura e semplice dimenticanza, ho rimosso definitivamente dalla memoria l'appuntamento che sabato mattina avevo per la presentazione dell'opera corale dal titolo "Gangbang" pubblicata in collaborazione con "il Manifesto" in occasione dei suoi 40 anni dalla fondazione. Mi dicono sia stata anche molto interessante oltre che gremita di persone che, in certe occasioni, dove gli incontri si susseguono con incalzante frequenza, è un dato anche rilevante.
Perdonatemi, non accampo scuse, ero arrivato da poco ma c'ero, è solo che mi sono completamente dimenticato.
Mea culpa!

Infatti non ero nello spirito più entusiastico, quest'anno avevo solo la riproposizione di Digitus Dei, un racconto realizzato sedici anni fa e scritto da Michele Medda che abbiamo voluto presentare nuovamente, pensando che ci fossero dei lettori potenziali che avrebbero potuto gradirlo di nuovo, tuttavia non era una vera e propria novità.
Non è andato male, ma noi che invece ci entusiasmiamo solo per il nuovo, abbiamo morso un po' il freno senza però rinunciare al ruolo"istituzionale", per cui dediche ne abbiamo fatte a go-go.

Mi è stato anche consegnato il libro di Vittorio Giardino "L'avventutiero prudente", edito da Spazio Corto Maltese, dove avevo prestato una mia interpretazione del suo eroe Max Friedman. Vittorio mi ha fatto una splendida dedica, ma sono state sopratutto le sue parole a rendermi davvero orgoglioso.

La cena del sabato sera alla "Buca di San Pietro"si sa che è una cena istituzionale per chi lavora alla Sergio Bonelli Editore, è un incontro che ha le sue liturgie, non foss'altro per la presenza di moltissimi autori che hanno, in quella occasione, una dei pochi momenti d'incontro con i colleghi che provengono da tutta Italia ma, come potete immaginare, quest'anno è stata una cosa diversa, molto diversa, mancava il protagonista assoluto.
Sarei meschino se dicessi che la cena ha avuto uno svolgimento diverso, tutto è stato più o meno come sempre, tranne che alla fine, quando generalmente Sergio Bonelli prendeva il micorofono e parlava a tutti noi.
Sapevamo che il momento topico sarebbe stato quello.
Arrivati a quel punto, effettivamente il clima si è teso e si è diffusa una leggera tensione, generata sia dall'incertezza che dalla curiosità dell'inevitabile cambiamento.
Ha preso la parola Luca Raffaelli per una breve presentazione e poi il microfono è passato a Corrado Corradi, Direttore Generale della Divisione Stampa Nazionale del Gruppo L'Espresso, che ha condiviso con tutti i presenti gli enormi successi della collaborazione con la casa editrice per l'edizione speciale dei Tex che in qesti ultimi quattro anni è uscito in allegato con la Repubblica e L'Espresso, e le cui vendite hanno toccato la cifra incredibilmente gigantesca di 27 milioni di copie vendute.
Poi il microfono è passato a Mauro Marcheselli, nuovo Direttore Editoriale della casa editrice, da sempre braccio destro di Bonelli e punto di riferimento in questi periodi di forzato cambiamento: le parole di Mauro sono state pacate, concise e senza inutili fronzoli, come suo stile, ma oltre all'inevitabile ricordo dell'uomo che ha trasformato una casa editrice a conduzione familiare nel più grande gruppo italiano di produzione di fumetti, si è percepito anche la solidità di una struttura che, anche se scossa da un lutto tremendo, ha al suo interno le forze, le idee e le risorse per continuare la sua strada con tranquillità.
E' stato un momento commovente ma anche un importante ripartenza, il segnale che anche nella continuità, che comunque sarà diversa dal passato, il percorso da fare non spaventa nessuno.

Domenica sera la festa nell'Agriturismo prenotato da Tunuè, la casa editrice con cui realizzerò il prossimo lavoro, la conoscenza di molti nuovi amici come Emanuele, Massimiliano e molti altri di cui non dimenticherò sicuramente le facce, ma i nomi sì (sono troppi), e spero non me ne vorranno per questo.
Festa che pare sia diventata un rituale al quale molti esterni sono invitati, un momento conviviale dove la casa editrice si riunisce dopo giornate di lavoro e ricompatta i ranghi, con una cena preparata tra ragazzi ed autori della casa editrice e invitati vari, Claudio e Alino organizzatori del Comicon, Mario Punzo direttore della scuola di Comix di Napoli, il sax tenore di Sualzo ad incorniciare la serata con ritmi jazz e molti altri.

Lunedì giornata più tranquilla, mi sono preso il tempo di girarmi Lucca in visita mostre, con Lelella, la segretaria di Marcheselli, amica da sempre e con la quale ci siamo viste le mostre di Palazzo Ducale, dove abbiamo ammirato Fior e Reviati che mi sono risultati i più interessanti di tutti, anche se Guarnido non ha certo bisogno di presentazioni. Poi la mostra di Massimo Carnevale, probabilmente il migliore disegnatore/illustrastore italiano in circolazione, mameno interessante perchè realizzata su stamponi digitali e quella di Guido Buzzelli nella famosa Torre Guinigi, maestro mai dimenticato di dissacranti albi di periodi in cui il politically correct non esisteva e realizzatore del primo Tex Gigante.

E poi i soliti giri e rigiri, l'appuntamento alla birreria dell'Anfiteatro ad ora tarda, dove oramai si ritrovano moltissimi addetti ai lavori per l'ultima birretta, i cosplayers in giro vestiti da qualsiasi cosa, il caos, le file, gli ingorghi, la gente che ti saluta ma che non conosci (o non ricordi di avere incontrato), e poi nomi illustri Giorello, Di Gennaro, Ongaro, Milazzo, Castelli, Manfredi mischiati a simpatici sconosciuti che ti chiedono una dedica e ti scattano una foto.
Il solito caos mischiato a momenti di sano divertimento....Lucca, insomma.

Il martedì l'ho saltato, mi sono concesso solo tre giorni su cinque, del resto mi sembra abbastanza, anche perchè tra quindici giorni si riparte: destinazione France.

E qualcuno ha il coraggio di dire che questo è un lavoro sedentario....



Non avendo foto proprie, ho inserito una panoramica di Lucca fatta dalla Torre Guinigi inviatami da un amico su Facebook.

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