topolino


23 novembre 2011

Brignais e Illzach





Dall'alto:
Foto 1: Laurent Galandon ed il sottoscritto al Festival di Brignais.
Foto 2: Un momento dell'inaugurazione di Bédéciné a Illzach, con delle ragazze che ballavano al ritmo del french can-can.
Foto 3: Il poker Casini, Smudja, Pagliaro, Caneschi.
Foto 4: La cena del sabato sera in un ristorante chiccoso da dx a sx il serbo Aleksic, Smudja, Marini, De Vita, uno sconosciuto francese in "tavolo straniero", Caneschi, Pagliaro ed il sottoscritto, di fronte a noi le prelibatezze della cuisine française.



Eccoci rientrati...si fa per dire, siamo già in uscita ...


Non ho il tempo di fare report aggiornati perchè gli impegni si susseguono senza tregua e o si fa una cosa o si fa l'altra, e non ho molte foto a riguardo, vuoi perchè le località già le conoscevo, vuoi perchè alla fine, la cosa divertente e che merita un ricordo sono gli amici e i relativi incontri che fai.

A Brignais era la terza volta che mi invitavano, il simpatico Fabrice Matron, il librario de La Bulle de Vienne tra gli organizzatori della manifestazione, è un amico a cui non riesco a dire di no, sarà perchè è un mio grande estimatore e le lusinghe sono sempre delle motivazioni ammaliatorie, o forse perchè il ricordo del Crayon d'Or nel 2006 è talmente piacevole che mi rende difficile un rifiuto.

L'occasione è stata molto carina ed importante perchè per la prima volta ho conosciuto Laurent Galandon, lo sceneggiatore con il quale sto lavorando insieme per "La Venus du Dahomey", ci siamo goduti insieme il sabato tra dediche, pranzi e nuovi progetti.
E' una persona simpatica e con la quale è piacevole stare insieme.
Festival ricco di dediche, sessioni incessanti per l'intera durata dei due giorni, dedicando le pile di album che stazionavano accanto a noi vedendole, con somma soddisfazione, ridursi sempre più.
Ho avuto la piacevole e allo stesso inquietante notizia che il primo volume di Hasta la Victoria! sta per esaurirsi, a Brignais non ce n'erano di disponibili per cui la vendita a nuovi lettori della serie si è resa difficile.
Urge ristampa.

Una nota di assoluta curiosità, la sera del sabato, complice una nottata di luna piena tanto bella quanto splendente, su invito del simpatico Jean Pierre, il presidente della manifestazione con cui avevo parlato di astronomia (lui è il responsabile dell'osservatorio locale) sono stato invitato con altri autori presenti a visitare l'osservatorio astronomico fondato agli inizi del 20° secolo, oggi non più usato a scopi scientifici ma ad uso degli studenti, e importantissimo centro di costruzione per un nuovo potentissimo telescopio di ultima generazione che viene costruito in loco da una cordata di nazioni europee (Italia esclusa, ovviamente). L'accompagnatore di turno era Edgar, uno degli assistenti dell'osservatorio ma anche volontario del festival, che ci ha spiegato un'infinità di curiosità e ci ha edotti su particolari assolutamente interessanti circa l'universo astronomico, oltre che farci vedere attraverso il telescopio la Luna, Giove e la stella Canella.

Siamo andatio a letto oltre le tre, ma eravamo soddisfatti come bambini, perchè come loro avevamo visto le stelle, come mai avevamo fatto...almeno io.

Illzach come spesso accade negli ultimi anni è un festival molto frequentato da autori italiani, e la colpa è del simpatico Pierre Frigau, uno dei responsabili della manifestazione che, da italiano all'estero ama circondarsi dei propri connazionali reclutandoli ad ogni rientro in patria, per cui in questa manifestazone difficilmente miglioriamo il nostro francese, che si usa esclusivamente in occasione delle dediche e direttamente con i lettori.
Il viaggio è stato gradevole per la compagnia del mio editore italiano, Mauro Paganelli (una pagina di storia itinerante del fumetto italiano), Gradimir Smudja (che aveva una magnifica esposizione di tavole originali) e la moglie Zorica, e Theo Caneschi un bravissimo disegnatore toscano di cui conoscevo la bravura, ma di cui ho apprezzato anche la simpatia e la disponibilità.
Molti i connazionali che ho incontrato di nuovo, il simpatico e impenitente naoletano Vincenzo Cucca, Giuseppe Manunta che oramai si è trasferito a Strasburgo diventando, o cercando di diventare francese a tutti gli effetti, l'ottimo Alberto Pagliaro vincitore di un premio per la sua serie, il bravissimo Giulio De Vita, che non vedevo da uno dei miei primi festival, il bravo quanto folle Roberto Ricci anche lui trasferito con la compagna Laura a Parigi e autore di dediche capaci di svilire le nostre, ultimo il grande Paolo Eleuteri Serpieri, uno dei grandi maestri del fumetto nostrano d'esportazione, anch'egli con una stupenda esposizione di originali.
Il sabato sera, abitando a Basilea, è venuto a trovarci anche Enrico Marini, autore de i Rapaci, lo Scorpione, les Aigles de Rome, personaggio molto popolare in Francia e di origini autenticamente italiane anche se vissuto da sempre in Svizzera.

Insomma, gli autori presenti erano circa un centinaio tra BD e Jeunesse.
I nuovi colleghi italiani conosciuti sono stati molti, tutti molto giovani e sopratutto molto bravi, ricorderò soltanto i cognomi per praticità: Bertolucci, Bennato, Gabrielli, de Felici, Pasini ...inutile dire che nasce da questi incontri una naturale riflessione e un sincero moto di tristezza nel vedere così tanti autentici talenti essere costretti a varcare il confine per poter trovare spazi per la loro creatività.
E mi fermo qui, ulteriori riflessioni a quando avrò tempo da dedicargli.

Serate lunghe che si trasformano in nottate a parlare tra noi di fumetto, BD, il futuro, le incertezze comuni e le convinzioni personali, costruendo amicizie che purtroppo si rinsaldano periodicamente per poi allentarsi con lontananze geografiche, ma sempre occasioni stimolanti e la lingua comune, inutile dire...che aiuta.

Per il momento mi fermo, tanto domani dovrò aggiornare nuovamente il rollino di marcia.

Che vulete fa', p'adesso va accussì....

2 commenti:

  1. per la cronaca l'autore francese capotavola in fondo si chiama BAD. ;-)

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  2. Grazie Giulio per la precisazione.
    La mia colpevole mancanza ho cercato di camuffarla da "piacione", ma era comunque un dettaglio di cui mi dispiaceva non essere a conoscenza.

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